Indagini Geologiche e progettazione geotecnica per Terna S.p.a.

Terna S.p.a. ha incaricato la nostra Società allo studio di un movimento franoso in atto su un tratto di linea ad alta tensione. Si è proceduto quindi con una campagna di indagini geologiche, geotecniche e geofisiche per la verifica dello stato di fatto dei versanti in frana e delle fondazioni dei tralicci ad alta tensione. Infine si è realizzata la progettazione geotecnica per determinare le più idonee opere di consolidamento al fine di riportare in sicurezza tale linea.

 

  1.   TIPOLOGIA DI PRESTAZIONI ESEGUITE

Per la stesura di un’esaustiva relazione geologica e geotecnica, sono state eseguite le seguenti prove in sito:

  • Sondaggi a carotaggio continuo spinti alla profondità di 30 metri, con prelievo di campioni indisturbati, rimaneggiati e campioni ambientali per le “terre e rocce da scavo”;
  • Prove geotecniche in foro;
  • Posa e installazione di tubo inclinometrico per il successivo monitoraggio della frana in atto;
  • Stendimenti di sismica a rifrazione;
  • Prove sismiche di tipo MASW e HVSR;
  • Indagini geoelettriche con sezioni 2d a 48 canali;
  • Rilievo laser-scanner delle strutture esistenti;
  • Prove di laboratorio geotecnico;
  • Progettazione geotecnica e strutturale delle opere di consolidamento.

 

  1.   ESECUZIONE DEI LAVORI

Le attività di cantiere sono state svolte in vari step che hanno permesso la caratterizzazione geologica e geotecnica dei terreni.

I sondaggi geognostici hanno caratterizzato l’inizio del cantiere. Sono stati effettuati secondo la tecnica a “carotaggio continuo”, e spinti alle profondità di 30 metri. Durante la perforazione sono state eseguite molteplici prove SPT, che permettono di ricavare informazioni sui parametri geotecnici del terreno. Inoltre sono stati prelevati campioni di terreno, analizzati poi sia presso il nostro laboratorio geotecnico che presso nostro laboratorio di analisi chimiche di fiducia al fine di verificarne i requisiti normativi  (vedi articolo blog “Terre e rocce da scavo“).

I sondaggi geognostici sono stati affiancati da prove di geofisica applicata, in particolare indagini sismiche a rifrazione, indagini geoelettriche, MASW e HVSR.

Nell’indagine effettuata in cantiere, è stato predisposto uno stendimento sismico di 220 metri con 48 elettrodi. La metodologia sfruttata è stata la polo-dipolo, particolarmente sensibile alle variazioni laterali del terreno. Con tale impostazione è stato possibile investigare il terreno fino ad una profondità di circa 30 metri.

Nella fase successiva, i campioni prelevati sono stati analizzati presso il nostro laboratorio, attraverso più prove che hanno permesso di ricavarne i parametri geotecnici necessari ai calcoli strutturali. In particolare sono state eseguite:

  • Limiti di Attenberg;
  • Granulometria;
  • Prove di taglio diretto;
  • Prove di taglio diretto con resistenza residua;
  • Prove triassiali non consolidate e non drenate.

Unitamente alle indagini geologico-geofisiche, in cantiere è stato effettuato anche un rilievo laser-scanner ad elevata precisione (risoluzione 1 mm) per “fotografare” lo stato di deformazione delle strutture esistenti e ricavarne un modello 3d da utilizzare per i calcoli strutturali.

Dai rilievi laser-scanner è emerso infatti come le strutture, a causa delle scarse proprietà geotecniche dei primi 5 metri di terreno sottostante, e dei movimenti franosi in atto, ha subito una rotazione dei plinti di fondazione.

Per ripristinare la stabilità delle opere, si è proceduto quindi alla progettazione di una berlinese di micropali collegati in testa da travi di collegamento in cemento armato.

Il dimensionamento dei micropali è stato eseguito tramite la tecnica ad “elementi finiti” e verificato secondo le nuove normative tecniche vigenti (NTC 2018).